Galoppatoio

Galoppatoio

galoppatoio verticaleIl Galoppatoio Reale della Reggia di Portici, commissionato da Carlo di Borbone e Maria Amalia di Sassonia emula con maestria l'architettura e l'eleganza del celebre Galoppatoio viennese.

Fu opera dell’ingegnere Giovanni Antonio Medrano che trasformò l’ex Palazzo Mascabruno in “comodi di cavalleria”. Successivamente l’ingegnere Tommaso Saluzzi ne diresse i lavori, iniziati tra il 1740 e il 1753.

Il Galoppatoio di Portici non solo si distingue per la sua straordinaria carpenteria lignea, composta da elementi di collegamento intricati e un graticcio sorprendente, ma portava anche una decorazione sublime, purtroppo ormai persa nel tempo.

Sul lato meridionale dell’edificio si trova ancora una pregevole scala settecentesca con balaustra in pietra e resti di un modellato architettonico interessante. La scala conduce al parco inferiore e, probabilmente, era usata dal re per arrivare direttamente al Maneggio.

Da Palazzo Mascabruno si passa al Galoppatoio da un cortile che oggi si presenta con la nuova sistemazione dell’architetto Massimo Pica Ciamarra.

Il Galoppatoio è stato oggetto di un recente restauro riportandolo al suo meraviglioso splendore.