Il restauro e la realizzazione dell’Herculanense Museum

Gli obiettivi del progetto
 Una delle antiche funzioni della Reggia di Portici era quella di sede del Museo Ercolanense, la prima raccolta archeologica dei reperti degli scavi vesuviani, venuti alla luce man mano che procedevano i lavori di costruzione della residenza. Inaugurato nel 1758, famosissimo in Europa per la eccezionalità dei ritrovamenti, in particolare per gli affreschi, le statue di bronzo, i papiri e gli utensili della vita quotidiana, il museo ebbe breve vita, prima trasferito a Palermo al tempo della Rivoluzione del 1799, poi destinato a confluire nell’attuale Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
La Soprintendenza B.A.P.S.A.E. per Napoli e Provincia in collaborazione con la Provincia di Napoli, mediante i fondi POR della Regione Campania 2000/2006, P.I. “Pompei Ercolano e sistema archeologico vesuviano” erogati alla Soprintendenza BAPSAE - Fondi € 3.100.000,00, ha intrapreso il Restauro dell’ala del piano nobile per la realizzazione del Museo archeologico multimediale dedicato all’Herculanense Museum. Il progetto e l'esecuzione del restauro architettonico dell'ala destinata al Museo Ercolanese sono stati curati da un gruppo multidisciplinare di lavoro di consulenti esterni.

L’intervento di restauro – I criteri e il metodo
Il progetto è stato impostato sugli indirizzi metodologici indicati nello Studio di fattibilità ed è diventato guida per i futuri programmi sul Sito Reale, fornendo ad essi gli strumenti tecnici ed economici.
La realizzazione del restauro ha previsto la conservazione e la valorizzazione degli spazi artistici dell’Appartamento Reale, ricomponendone l’immagine complessiva originaria del Sito Reale, completandolo e migliorandolo nella fruibilità con la realizzazione di nuovi impianti.
Il rispetto del criterio filologico è stato comunque prioritario, utilizzando i dati desunti dalle ricerche documentarie e bibliografiche.
Le scelte progettuali, relative sia all’apparato artistico sia alle opere architettoniche, hanno tenuto conto di alcuni criteri dettati dai tre obiettivi citati e connessi alle diverse categorie di intervento. In particolare, si elencano i seguenti elementi architettonici con i relativi criteri di intervento:

  • esecuzione di indagini diagnostiche con saggi stratigrafici, che ha determinato le metodologie dell’intervento;
  • consolidamento e restauro degli elementi voltati;
  • restauro dell’apparato decorativo presente nelle sale destinate a Museo;
  • realizzazione degli impianti: elettrico, illuminotecnico, termico;
  • nuovi pavimenti in cotto artigianale, similare a quello antico;
  • restauro degli infissi interni e scuretti degli infissi esterni;
  • restauro degli elementi marmorei settecenteschi quali: soglie e ornie.


L’allestimento attuale

Il percorso è tutto giocato sul filo della documentazione, della riproduzione di originali importantissimi, di ipotesi ricostruttive, suoni e voci del passato in una ambientazione coerente con l'aspetto degli interni degli Appartamenti Reali ai primi dell'Ottocento.
L'idea di realizzare l'Herculanense Museum nasce dall'intento di restituire la memoria dell'antico Museo, del clima culturale in cui esso era formato, dalle vicende storiche dei ritrovamenti archeologici e dei personaggi, che avevano dato vita alle attività di conservazione e restauro.
L'attuale Museo, posizionato nell'Appartamento Reale della Regina, ha previsto l'esecuzione di opere di restauro architettonico, restauro storico-artistico, realizzazione di impianti tecnologici, allestimento e scenografia, mediante: arredi fissi e mobili, riproduzioni calcografiche, plastici e modelli, tecnologie informatiche con le apparecchiature multimediali e relativi prodotti, realizzati dal C.R.A. (Centro di Ricerca Audiovisuale) dell'Università Federico II.