Biblioteca di Agraria

Biblioteca di Agraria

biblioteca agraria verticaleAl primo piano del Palazzo Reale di Portici, da oltre un secolo e mezzo, si trova la Biblioteca della Reale Scuola Superiore di Agricoltura istituita nel 1872. La biblioteca non è solo un luogo di conservazione ma un punto di riferimento per le attività didattiche e di ricerca della Scuola.

Tra i più noti direttori ricordiamo Alfonso Cossa, Ettore Celi, Nicola Antonio Pedicino, Giuseppe Antonio Pasquale, Orazio Comes e Oreste Bordiga.

Nei primi anni del Novecento, la Biblioteca custodiva già più di 15.000 opere e oltre 150 periodici, che spaziavano dalle scienze agrarie alle questioni culturali del tempo. Negli anni '50 del secolo scorso, la scaffalatura in legno venne sostituita da un'imponente struttura, che tutt'oggi accoglie preziose collezioni: libri, riviste scientifiche e documenti rari che raccontano la storia della Scuola. Tra questi, una copia del Regio decreto di fondazione del 1872 e gli antichi inventari manoscritti che descrivono le attrezzature e i gabinetti della Scuola.

Le collezioni comprendono opere monografiche e seriali sulle scienze pure e applicate oggetto di studio in ambito agrario, si conservano anche rari documenti legati alla storia e fondazione della Regia Scuola Superiore di Agricoltura di Portici. Alcuni di questi sono esposti in una mostra permanente, allestita in occasione dei 150 anni dalla fondazione della Scuola di Agricoltura, tra cui, una copia del Regio decreto di istituzione del 1872 e gli “Inventari” manoscritti, con annesse piante topografiche, risalenti all’ultimo ventennio del XIX secolo, che descrivono la dotazione patrimoniale dei vari Gabinetti in cui era suddivisa la Scuola. Interessanti anche alcune testimonianze documentarie prodotte dalla Biblioteca, come il Regolamento interno risalente al 1915 e le ricevute di consegna in lettura dei libri con le firme autografe di alcuni personaggi illustri legati alla Scuola come Silvestri, De Cillis, Oreste Bordiga.

I documenti più preziosi oggi conservati sono certamente gli inediti e autografi “Manoscritti di viaggio” di Giovanni Gussone, appunti scientifici compilati durante viaggi di studio dal noto botanico a cui è intitolato il parco che circonda la Reggia. Notevole è anche il fondo di edizioni antiche, oltre 600 edizioni tra cui 45 cinquecentine e numerose edizioni del ‘700 e ‘800, di questi alcuni esemplari sono esposti come il De naturali vinorum historia de vinis Italiae con frontespizio inciso del 1596 e le molte edizioni napoletane, ricordiamo la Storia naturale delle gemme di Giacinto Gimma. Non mancano opere sulla storia locale, come La Real villa di Portici del 1787 del decano Nicola Nocerino. Parte consistente delle collezioni è rappresentata dalle raccolte di periodici, non solo di ambito agrario, alcuni di questi posizionati sul ballatoio della Sala. Infine, contribuiscono ad arricchire le collezioni fondi privati frutto di donazioni, come il fondo Comes e il fondo Ierna.

Oggi la sala storica della Biblioteca ospita fino a 65 postazioni studio ed è a libero accesso per tutti gli utenti. I servizi sono erogati tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, con un orario continuo dalle 8:00 alle 19:00. 

Durante tutto l’orario di apertura, gli utenti possono beneficiare delle postazioni studio nella sala storica dotate di prese elettriche per la ricarica dei propri dispositivi e illuminazione.